Il progetto nasce con l’obiettivo di realizzare un’esposizione museale che possa aiutare i visitatori a comprendere in maniera facile e dilettevole come illuminare correttamente i propri ambienti domestici.

Dopo aver individuato la location e il target di riferimento e aver analizzato il layout espositivo e i flussi dei visitatori, è avvenuta tutta la progettazione. Quest’ultima si è incentrata sullo sviluppo di ogni singolo ambiente che fosse in grado di sensibilizzare i visitatori sull’importanza della luce e di conseguenza il suo corretto utilizzo in casa.

L’illuminazione può cambiare radicalmente la percezione dell’ambiente. Qui si vuole sensibilizzare il visitatore sull’importanza che ricopre la luce, per cui questo primo ambiente progettato è volutamente un luogo angusto in cui non è visibile nulla a causa dell’assenza di luce.

Successivamente si accede in un luogo del tutto opposto al precedente. Infatti, l’obiettivo qui è far capire che un utilizzo adeguato dell’illuminazione ci permette di apprezzare la distribuzione dello spazio, avendo un impatto positivo sulle persone. Di conseguenza, qui si è voluto giocare sulla luce legata al colore per suscitare le emozioni nei visitatori. Il fulcro dell’ambiente è una pedana interattiva per mezzo della quale i visitatori hanno la possibilità di godere appieno dell’esperienza e scattarsi dei selfie portando così a casa il ricordo di questo exhibit. 

 

In questo secondo ambiente viene data particolare importanza all’acquisto della corretta lampadina. Per cui al centro si trova una scatola di lampadina in scala, su cui sono riportate le informazioni relative alla specifica lampadina.

Le lampadine non sono tutte uguali! Per far sì che il visitatore comprenda questa cosa, la scatola presenta tre pulsanti interattivi, in cui è possibile:

• cambiare il colore della lampadina 

• cambiare l’intensità luminosa

• cambiare la temperatura colore

Una volta percepito che le lampadine sono tutte diverse, si entra nel merito di questioni un po’ più specifiche. 

In quest’ambiente viene spiegata la diffusione della luce dalla sorgente luminosa:

• se si vuole ottenere una luce più concentrata occorre usare un fascio luminoso con un angolo stretto, il cosiddetto angolo spot (15°-30°). Il visitatore può comprendere che un angolo spot è indicato, ad esempio, per illuminare un tavolo. In questo caso il faretto è collocato sopra al tavolo.

•se si necessita di un’illuminazione d’ambiente bisognerà aumentare il raggio, per cui dovrà essere >30°. Soltanto così si potrà illuminare un’ampia area in maniera più morbida. In questo caso si parla di un wide angle e il faretto è stato collocato al centro della stanza per avere una luce più uniforme e globale. 

 

Un’altra caratteristica è la temperatura colore. Per rendere l’exhibit più dilettevole viene chiesto al visitatore se preferisce una luce calda o una luce fredda, per cui dovrà decidere da che parte entrare. Solo superate le tende che separano le rispettive temperature colore capirà che si trova all’interno di un tunnel collegato.

Qui il visitatore comprenderà che:

• una luce calda è da preferire in situazioni più accoglienti ed intime. Ad accentuare ciò vi è un allestimento scenografico con i cuscini a soffitto che richiamano scena di un ambiente rilassante come ad esempio una camera da letto. Per coinvolgere il visitatore è stato fatto un impianto di riscaldamento.

• una luce neutra dona all’ambiente maggiore energia e luminosità, per cui è ideale per  leggere, studiare, scrivere o qualsiasi altra attività.

• una luce fredda è sconsigliata da utilizzare in casa. In quest’ambiente è stato fatto un impianto di raffrescamento.

Nella progettazione è stato utilizzato uno stesso pavimento per far comprendere al visitatore come possa apparire tanto diverso con una temperatura colore diversa.

 

Qui il visitatore dà luce allo spazio, infatti camminando sulla pedana luminosa, questa si illuminerà con intensità diverse. 

Il concetto affrontato in quest’ambiente non è altro che quello dei lumen.

 

Rimanendo fedeli al concept iniziale, in quest’ambiente vi è un gioco di luci e forme lineari ed organiche.

Una volta selezionate le migliori lampadine per le proprie esigenze è opportuno conoscere le tipologie d’illuminazione:

• luce indiretta: permette di vedere colori, texture e forme. Non è direzionata verso un punto specifico ma illumina un ambiente colpendo prima un’altra superficie che la diffonde: i pannelli di legno retroilluminati. 

• luce diffusa: produce una luce soffice, non ha una direzione e genera un’atmosfera calda e accogliente.

• luce diretta: genera un netto contrasto tra luci ed ombre. 

 

Se prima ci si è concentrati sulle caratteristiche di una lampadina e poi sulle tipologie d’illuminazione è il momento di scegliere la lampada adeguata.

Le lampade si distinguono in due macro categorie:

• lampade architettoniche: hanno un obiettivo pratico e funzionale, ossia illuminare l’architettura di uno spazio. Si distinguono i classici faretti, i faretti direzionabili, i binari, i faretti da incasso e le strisce led.

• lampade decorative: contribuiscono all’estetica dello spazio e si distinguono per lampade a sospensione, lampada da terra e lampade da parete. Per abbinare più lampade decorative tra loro ci deve essere una connessione che può essere data da colore e materiale simile e/o forma simile. 

 

L’exhibit si conclude con un ambiente che richiama scenografie domestiche in cui viene riproposta una tiny house. 

Per restare fedeli al concetto della gamification vi è prima di tutto un ambiente esterno in cui è stata progettata una piscina con palline in cui è richiamato il concetto dell’rgb e qui bambini e adulti hanno la possibilità di intrattenersi. 

Successivamente si accede alla zona interna in cui è più esplicito il tema dell’edutainment, infatti, qui, il visitatore impara in maniera interattiva quali sono i tre diversi livelli d’illuminazione:

• da lavoro

• d’ambiente

• d’accento

Un buon progetto d’illuminazione si basa sui livelli, per cui ad intermittenza c’è un gioco di luci che mostra i livelli. 

 

Terminata l’esperienza museale, c’è uno store dove si vendono i gadget e una stanza studio dove si possono consultare depliant a costo zero.